Nella fase di vita di un cucciolo sono presenti 4 importanti periodi sensibili che riguardano le primissime fasi di sviluppo del cucciolo.
Alcuni studi hanno dimostrato che nei primissimi mesi di vita il cucciolo è sensibile agli stimoli esterni favorendo la formazione di alcune connessioni sinaptiche che gli permetteranno, da adulto, di avere un migliore adattamento al mondo esterno.
I periodi sensibili individuati sono 4:
- Periodo prenatale
- Periodo neonatale
- Periodo di transizione
- Periodo di socializzazione
Periodo Prenatale
questo primo periodo inizia circa dopo 45 giorni dall’accoppiamento, ovvero 15 giorni prima della nascita dei cuccioli.
In questa fase il cucciolo, o meglio il feto, non può agire attivamente ma può comunque reagire agli stimoli sensoriali ed emotivi che gli vengono trasmessi dalla mamma.
In questo momento il feto non è ancora in grado di apprendere ma può reagire in modo rilevante agli stimoli sensoriali ed emozionali che vive la madre. E’ molto importante creare un ambiente il più tranquillo e confortante possibile, in modo da evitare che eventuali stati di stress vengano riversati dalla mamma sui cuccioli.
Periodo Neonatale
Dalla nascita al 10° giorno (apertura degli occhi).
Il cucciolo come sappiamo nasce sordo e cieco. In questo periodo è dipendente al 100% dalla madre, senza la quale non avrebbe quasi nessuna speranza di sopravvivere. Durante questa fase si compie lo sviluppo neurologico e la produzione di connessioni interneurali.
Il 90% del tempo il cucciolo dorme. Il restante 10% si nutrirà del latte materno ed espleterà i bisogni fisiologici. I cuccioli dormono insieme, ammassati gli uni agli altri, provocandosi così delle stimolazioni tattili che giocano un ruolo importante nello sviluppo sensoriale.
Compaiono alcuni riflessi:
- ricerca del capezzolo della madre
- suzione (riflesso labiale)
- riflesso perianale per feci e urine (stimolato dal leccamento della madre)
Periodo di transizione
Questo periodo fatto di grandi cambiamenti inizia con l’apertura degli occhi (10°-12° giorno) e si conclude con la comparsa dell’udito (20° giorno).
La relazione tra i cuccioli e la madre si sviluppa completamente durante il periodo di transizione, quando i cuccioli inizieranno a sviluppare gli strumenti sensoriali.
Il ritmo sonno-veglia cambia: il cucciolo dorme approssimativamente il 70% delle sue giornate. Il resto del tempo è dedicato, oltre all’alimentazione, a un inizio di esplorazione del mondo esterno. Con i cosiddetti movimenti a stella, il cucciolo inizierà a esplorare l’ambiente prendendo sempre come punto di riferimento la madre, dalla quale tornerà immediatamente dopo ogni esplorazione.
In questo periodo avviene il passaggio in modo graduale all’alimentazione tipica dell’adulto e l’acquisizione progressiva della forma adulta di locomozione (un cucciolo in media comincia a reggersi sulle zampe a partire dal 12° giorno di vita).
Dal 15° giorno in poi c’è la fase di attaccamento in cui il cucciolo indentifica la madre, ne memorizza la forma del corpo, gli odori e poi le caratteristiche sonore che gli permettono di costruirsi un’immagine specifica. Da quel momento solo la madre sarà l’oggetto rassicurante per i suoi cuccioli diventando lo stimolo primario per il mantenimento dell’omeostasi emozionale.
Il contatto tranquillizzante che il cucciolo ha con lei è alla base dello sviluppo del legame affettivo ed è molto più importante del fatto che essa sia la fonte di nutrimento.
Durante il periodo di transizione avvengono le prime manifestazioni di comportamento eliminatorio appropriato (a 3 settimane i cuccioli escono dal nido per defecare ed urinare), non più stimolato dalla madre, e la prima comparsa del comportamento agonistico. La relazione con la madre diventa più complessa e non più limitata alla suzione del latte, verso il 20° giorno inizia l’eruzione dei denti e i cuccioli cominciano a nutrirsi di cibo solido. Inizia a vedersi il comportamento di scodinzolamento.
La comparsa dell’udito si manifesta mediante il riflesso di trasalimento (strartle) intorno al 20° giorno.
Periodo di socializzazione
Questo periodo (forse il più importante) va generalmente dalla 4° alla 12° settimana di vita. Le esperienze fatte in questo intervallo di tempo ne influenzeranno sia il comportamento sia la capacità di adattarsi in maniera positiva alla convivenza con l’uomo e con gli altri animali. Si parla di socializzazione intraspecifica/primaria (con altri cani) o interspecifica/secondaria (con l’uomo o altre specie animali).
Ci sono comportamenti che caratterizzano questo periodo quali:
Comportamento ingestivo: inizia lo svezzamento. Verso le 5 settimane la madre non permette ai cuccioli di avvicinarsi alle mammelle.
Comportamento eliminatorio: a 8 settimane il cucciolo identifica un luogo particolare per l’eliminazione che verrà compiuta molto frequentemente ogni 1-2 ore durante il periodo di veglia. Il cucciolo tende a non sporcare il luogo dove dorme ed inizia a trattenere lo stimolo nelle ore notturne.
Comportamento et-epimeletico (richiesta di cure): iniziano le emissioni di vocalizzazioni con repertorio sempre più ricco. Nel periodo di socializzazione avviene anche l’attaccamento ad un luogo in particolare che tende a diminuire quando i cuccioli cominciano ad esplorare l’ambiente circostante la cuccia.
Comportamento allelomimetico: è un comportamento contagioso che influenza un altro individuo comportarsi allo stesso modo (come i lupi quando iniziano ad ululare). Tra le 3 e le 4 settimane i cuccioli cominciano a seguirsi vicendevolmente e dalle 5 settimane tendono a muoversi in gruppo.
Comportamento “sessuale”: i tentativi di monta appaiono già a 3-4 settimane di età, leggermente prima e più frequentemente nei cuccioli maschi rispetto alle femmine.
Inibizione del morso: il comportamento di lotta compare nel gioco a 3 settimane e verso le 5 settimane il gioco dei cuccioli si fa più violento. Se un cucciolo viene morsicato troppo violentemente, il guaito che emette richiama l’attenzione della madre che interviene punendo il cucciolo aggressore che acquisisce la capacità di interrompere la sequenza della lotta in funzione di un segnale esterno. Vi è inoltre un cambio dei ruoli: il cucciolo morsicato che guaisce riesce a difendersi mordendo a sua volta. I cuccioli così imparano il collegamento tra il guaito del fratello e il dolore, in questo modo il morso reciproco è controllato. Dalle 11 alle 15 settimane la lotta giocosa diventa meno violenta e più controllata, i combattimenti diventano ritualizzati poiché si formano delle relazioni gerarchiche.
Dalle 3 alle 8 settimane i cani imparano ad interagire meglio con altri cani (socializzazione intraspecifica): avviene in questo periodo l’identificazione di specie. Può essere recuperata fino alla 16° settimana se si stimola il gioco con conspecifici.
Dopo le 17 settimane il cane allevato in isolamento senza appropriati contatti con altri cani può portare a conseguenze come comportamenti di fuga o aggressività nei confronti degli stessi.
Tra le 5-7 settimane fino alle 12 settimane i cani imparano meglio ad interagire con le persone. 12 settimane può essere posto come limite indicativo per la socializzazione spontanea del cane con un’altra specie (socializzazione interspecifica). Questa non ha le stesse caratteristiche dell’identificazione di specie: viene acquisita facilmente ma richiede rinforzi perché permanga poichè non è generalizzata a tutti gli individui della specie ma è limitata alle caratteristiche individuali.
L’affidamento di un cucciolo alla nuova famiglia dovrebbe avvenire alla 7° settimana (60 gg), buon compromesso tra la necessità di mantenere il cucciolo con i propri simili in modo da permettere l’identificazione di specie e la possibilità del cane di sviluppare un processo di socializzazione secondaria efficace.
Adottare un cucciolo troppo presto, togliendolo alle cure e all’educazione della madre è controproducente, e provocherà nella maggior parte dei casi dei disturbi comportamentali una volta adulto.